Blog di Dermatologia a cura della Dottoressa Marta Grazzini, Medico Chirurgo Specialista in Dermatologia e Venereologia
METODI PER MIGLIORARE LA ROSACEA - COUPEROUSE - VOLTO ROSSO
Purtroppo la Rosacea non puo' essere migliorata senza un trattamento medico. Esistono pero' accorgimenti molto utili per evitare di peggiorare il quadro clinico.
Infatti, i pazienti affetti da rosacea sanno bene che quando passano da ambienti caldi ad ambienti freddi le loro guance diventano di un rosso molto evidente. Il problema sta quindi nello sbalzo termico e nelle temperature molto elevate perché' le alte temperature dilatano i capillari -da qui il rossore - senza che questi riescano a tornare "normali".
I pazienti affetti da Rosacea infatti dovrebbero evitare (per esempio):
docce troppo calde, saune e bagni turchi, di cucinare con il volto direttamente sopra il fornello, aprire il forno con il volto di fronte all'apertura e sostare per lungo tempo di fronte a un camino accesso.
Un altro fattore che puo' peggiorare la rosacea e' l'assunzione di alcolici infatti anche l'alcol mediamente dilata i capillari.
Questi accorgimenti posso aiutare i pazienti e le pazienti affette da rosacea a non peggiorare i propri sintomi. Inoltre un paziente che segue questi basilari accorgimenti e contemporaneamente effettua una terapia dermatologica adeguata ottera' risultati estetici sicuramente soddisfacenti e duraturi.
Cos'e' la Scabbia? Infestazione da Sarcoptes scabiei
La scabbia è una malatta della pelle causata dall'infestazione di un acaro il Sarcoptes Scabie e' endemica nel mondo e colpisce soggetti di tutti i livelli socioeconomici anche se riuslta piu' comune nelle comunita' come ospedali e case di riposo. La trasmissione avviene di solito da essere umano ad essere umano, spesso nell'ambito dello stesso nucleo familiare per scambio per contatto diretto o per via sessuale. La trasmissione per mezzo di scambio di biancheria, lenzuola asciugamani e vestiti di pazienti affetti e' piu' rara ma possibile.
Il sintomo principale dei pazienti affetti e' il prurito, che si fa piu' importante di notte. Successivamente compaiono piccole protuberanze dolorose e vesciche dovute ad acari microscopici, in grado di annidarsi nello strato superficiale della pelle per deporre le uova. L’infestazione è possibile in ogni periodo dell’anno, anche se risulta più frequente in inverno che in estate, per la tendenza al sovraffollamento in luoghi chiusi.
La terapia negli adulti si basa sull'utilizzo di Permetrina al 5% crema applicata su tutto il corpo dal collo in giu' per circa 8 ore. L'applicazione di Permetrina puo' essere ripetuta.
Come si toglie un neo
La rimozione di un neo sospetto (escissione chirurgica o biopsia incisionale) e' un intervento di dermo-chirurgia abbastanza semplice.
L'intervento ha la durata complessiva di circa 20 minuti ed e' generalmente svolto in anestesia locale (come le anestesie del dentista). Il nevo vine rimosso dal dermatologo dermochirurgo insime ad un piccola quantita' di pelle sana intorno al neo.
Il nevo viene quindi posto in un apposito contenitore contenete formalina per essere inviato all'anatomo patologo per l'esame istologico. L'esame istologica determinerà poi la diagnosi definitia della lesione.
La ferita viene quindi chiusa con punti di sutura, spesso interni riassorbili ed esterni che verrano rimossi dopo circa 15 giorni. Nella maggior parte dei casi il dermochirrugo puo' fare una sutura estetica che tende a lasciare una cicatrice meno evidente.
Alcuni tipi di nei (non tutti) possono anche essere rimossi con fini estetici con strumenti come il laser o il radiobisturi ma anche in questi casi e' sempre consigliabile effettuare un esame istologico per accertare la diagnosi.
Tumore della Pelle - Che cos'è il melanoma?
Il melanoma è un tumore maligno delle cellule del sistema melanocitario (melanociti).Il rischio di sviluppare un melanoma è principalmente legato all'esposizione al sole, inoltre, hanno un rischio maggiore di melanoma soggetti con particolari caratteristiche fisiche: capelli biondi o rossi, occhi chiari, cute che si arrossa al sole e non si abbronza, che presentano numerosi nei dalle colorazioni e forme irregolari.
Il melanoma nelle sue fasi inziali assomiglia ad un neo benigno, in questa fase solo l'esame dermatoscopico (in epiluminescenza) può permettere al dermatologo di individuarlo (diagnosi precoce). Con il passare del tempo il melanoma diventa via via più grande e si possono evidenziare all'autoesame le caratteristiche ABCDE. Quindi si possono vedere delle asimmetrie nella sua forma, dei bordi inregolari, colre che cambia o piàù colori nello stesso neo e dimensioni in aumento. In caso in cui si noti una o più di queste caratteristiche è bene segnalare il neo al medico curante o effettuare una vista daal dermatologo (controllo dei nei).
La diagnosi di certezza viene fatta solo istologicamente sul pezzo operato. Infatti il dermatolgo con l'ausilo del dermatoscopio può porre un sospetto diagnostico e suggerire al paziente l'intervento chirurgico. Il neo così escisso verrà inviato all'anatomo patologo per la diagnosi di certezza.
Il decorso e la prognosi sono diverse a seconda del tipo di melanoma e dello spessore (cioé dalla sua profondità nella pelle). I melanomi sottili o insitu (spessore =0) hanno un ottima prognosi, con percentuali di casi di metastasi estremamente bassi o addirittura nulle.
Nei casi in cui il melanoma è considerato spesspo (sopra 1 mm di spessore)la prognosi poù diventare negativa. Ovviamente in questi casi ci sono molti altri fattori che devono essere presi in considerazione come per esempio l'età del paziente, le eventuali metastasi o terapie.
Epiluminescenza, Dermoscopia, Dermatoscopia e Mappatura dei Nei: A cosa serve?
L'esame dei nei puo' essere effettuato clinicamente, cioè a occhio nudo, o attraverso le metodiche diagnostiche in vivo non invasive per lo studio delle lesioni pigmentate melanocitarie (nevi) e non (tutte le altre neoformazioni localizzate sulla pelle).
Queste metodiche non invasive rappresentano lo strumento chiave per la PREVENZIONE DEL MELANOMA e per la diagnosi precoce.
Queste metodiche non invasive sono rappresentata principalmente dall'epiluminescenza (detta anche dermoscopia o dermatoscopia). Altre metodiche non invasive per l'osservazione della pelle sono il video dermatoscopio (strumento per effettuare la mappatura dei nei)ed il microscopio confocale.
La microscopia ad epiluminiscenza può essere eseguita sia con un microscopio per l'osservazione diretta, oppure utilizzando una telecamera, dotata di ingrandimenti variabili (da 10x fino a 70x ma anche oltre 200x e 500x), collegata ad un PC per l'osservazione a monitor della lesione cutanea. In quest'ultimo caso, software dedicati consento anche lo storaggio dei nevi per eseguire lo screening dei nevi o delle altre neoformazioni, oppure la mappatura dei nevi e il loro follow-up, per i quali il dermatologo ritiene opportuno seguirne l'evoluzione nel tempo.
L'epiluminescenza si è rilevata una metodica importante per ridurre il numero di asportazione chirurgiche inutili, data la sua elevata accuratezza diagnostica (possibilità di fare diagnosi) per il melanoma in fase iniziale, le neoformazioni pigmentate sospette o l'identificazione di tumori cutanei quali: basalioma, spinalioma, ecc.
Bollicine rosse nella zona della barba: follicolite o pseudofollicolite della barba?
L'irritazione della regione della barba e' un problema molto comune tra i maschi che si radono quotidianamente o molto spesso.
La follicolite si verifica quando i follicoli piliferi si infettano con batteri tipo lo Staffilococco. L'infezione di solito appare come piccoli brufoli delle guance o del collo. Nella maggior parte dei casi la follicolite è superficiali, e provoca prurito ma in alcuni casi quando il foruncolo di ingrossa può addirittura diventare dolorosa. Una follicolite superficiale spesso passa da sola in pochi giorni o con una semplice terapia antibiotica locale (es. creme a base di gentamicina) le forme di follicolite profonda o ricorrente richiedono invece un trattamento antibiotico sistemico (es. compresse).
La pseudofollicolite si differenzia dalla forma precedente per il minor numero e la minor gravità delle lesioni infiammatorie. In questo tipo di lesione il pelo si ripiega e penetra nel derma perifollicolare prima della sua fuoriuscita dall’ostio follicolare. La rottura della parete del follicolo e la presenza del pelo nel derma inducono la reazione infiammatoria.
Cause di questa varietà di pseudofollicolite sono la conformazione anatomica riccia del pelo e una rasatura troppo profonda che determina il taglio del fusto al di sotto dell’ostio follicolare. Questa varietà di follicolite non è esclusiva della barba ma può interessare altre aree anatomiche ( regione inguinale, gambe ) depilate con metodiche che provocano la rottura del pelo all’interno del follicolo ( ceretta depilatoria, strappo con pinzetta ). Le pseudofollicoliti della barba sono scarsamente sensibili alla terapia antibiotica. Possono trarre beneficio dall’applicazione topica di acido retinoico e/o acido glicolico al 5-10%. In questi casi la sospensione della rasatura generalmente risolve il problema
Neo con bianco attorno - Nevo di Sutton
Il nevo di Sutton è un neo circondato da una parte periferica senza pigmento che appare bianca o rosata. Questo tipo di neo si ritrova prevalentemente in soggetti di giovane età o nei bambini.
Con il passare del tempo il neo diventa sempre più piccolo fino a scomparire completamente lasciando un’area rotondeggiante biancastra o rosa. Quest'area chiara, chiamata area vitiligoidea periste di solito per alcuni anni immodificata per poi scomparire riassumendo il colore della pelle circostante.
Il nevo di Sutton non è pericoloso né contagioso. Si forma a causa di una risposta immunitaria dell'ospite verso il neo stesso. Istologicamente, infatti, il nevo di Sutton evidenzia un notevole infiltrato dermico a banda di linfociti che circonda i melanociti dermici e si insinua nell’epidermide venendo a contatto con i melanociti intraepidermici. L’azione dei linfociti porta alla progressiva apoptosi dei melanociti e al lento ma continuo riassorbimento del nevo.
In alcuni casi la presenza di un nevo di sutton può essere associato alla vitiligine.
Anche se il nevo di sutton è una lesione completamente benigna in caso di compara di alone biancastro intorno ad un neo è sempre opportuno fare una visita dermatologica, possibilmente in epiluminescenza.
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