CANDIDA: GESTIONE TERAPEUTICA

La scelta del trattamento solo in pomate o ovuli o per bocca dipende dalla varietà anatomo clinica dell’infezione e, nell’ambito della stessa varietà, dalla sua estensione e gravità.

Il trattamento topico con antimicotici nelle formulazioni opportune di soluzione, lozione, latte, gel o crema è sufficiente nella maggior parte dei casi. I derivati azolici e la ciclopirox sono considerati di prima scelta, mentre le allilamine, per la minore efficacia sui lieviti, devono essere considerate di seconda scelta. La durata del trattamento varia in funzione della forma clinica: non deve essere inferiore a 2 settimane per le forme cutanee, mentre le lesioni mucose rispondono spesso più rapidamente. L’impiego per pochi giorni di topici che associano imidazolici e un corticosteroide può ridurre la flogosi e il prurito più rapidamente

Nelle forme acute di intertrigine, l’uso dei tradizionali coloranti (eosina, fucsina basica, violetto di genziana), eventualmente associati a paste magre all’ossido di zinco, può essere molto utile per ridurre l’umidità.

Il trattamento sistemico è consigliabile nelle forme con lesioni multiple e/o nelle forme estese e nelle recidive ripetute, mentre è indispensabile nelle onico-perionissi, nelle forme follicolari suppurative, nei pazienti immunodepressi. I derivati azolici (itraconazolo e fluconazolo) mostrano efficacia superiore a quella della terbinafina.

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