La Tinea capitis, o tigna del cuoio capelluto, è un'infezione dei follicoli piliferi del cuoio capelluto e della la pelle circostante, causata da funghi dermatofiti, generalmente Microsporum e Trichophyton.
La Tinea capitis continua ad essere prevalentemente un disturbo dei bambini in età prepuberale, senza alcun segno di una riduzione dell'incidenza ed in tutta Europa Microsporum canis resta il più comunemente organismo coinvolto.
Una diagnosi accurata rimane una componente vitale per la gestione della malattia. L'aspetto clinico della tinea capitis è molto variabile, a seconda del microrganismo causale, tipo di invasione dei capelli e il grado della risposta infiammatoria . Comunemente si ossserva la perdita di capelli a chiazze, con vari gradi di eritema del cuoio capelluto. Tuttavia, i segni clinici possono essere sottili e la diagnosi può essere difficile.
L’obiettivo principale del trattamento per la tinea capitis è quello di raggiungere la completa risoluzione clinica (segni e sintomi) e laboratoristica (negativizzazione dell’esame colturale) il più rapidamente possibile con i minori effetti collaterali.
La griseofulvina ha rappresentato e rappresenta il principio attivo più ampiamente prescritto e comunemente utilizzato nella pratica clinica. Il dosaggio pediatrico della griseofulvina è di 10-25 mg/kg/die per 6-8 settimane. La griseofulvina, ad oggi, non
solo è l’unico farmaco ad avere l’indicazione in scheda tecnica per la tinea capitis in Italia e in molti altri paesi, ma è lo standard di riferimento utilizzato negli studi clinici randomizzati per la valutazione di agenti antifungini più recenti. Altri antimicotici, quali la terbinafina, l’itraconazolo o il fluconazolo, sono stati impiegati nel trattamento della tinea capitis, ma anche le più recenti revisioni delle linee guida sul trattamento in età pediatrica documentano l’uso in prima linea della griseofulvina per il trattamento di infezioni sostenuta da T. tonsurans, M. canis, T. mentagrophytes e T. violaceum in età pediatrica. Nella TC dell’adulto il trattamento di prima scelta rimane la griseofulvina al dosaggio di 1 g/die per
6-12 settimane. In alternativa sono indicati terbinafina, itraconazolo e fluconazolo.
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