
Le lesioni si presentano in zone maggiormente sottoposte a trauma durante il rapporto sessuale; nell'uomo infatti si localizzano al glande, al bordo prepuziale, al meato uretrale, al solco balanoprepuziale; nella donna alla vulva (grandi e piccole labbra con particolare predilezione per la parete posteriore del vestibolo vaginale), ed anche (come elementi piatti) alla vagina ed alla cervice. Per entrambi i sessi è frequente la localizzazione perianale.
E' la malattia sessualmente trasmessa più frequente nei paesi occidentali, con una incidenza dell'1% circa nella popolazione sessualmente attiva, soprattutto tra i 16 e 25 anni. HPV è un virus a DNA, appartenente alla famiglia dei papovavirus, il cui unico ospite è l'uomo con incubazione può variare dalle 2 settimane agli 8 mesi (in media 3 mesi). I condilomi sono causati da HPV di tipi 6, 11, 16, 18 , 31, 33 e 35. Le infezioni endocervicali causati dai tipi 16 e18 sono anche implicati nell’eziologia del tumore intraepiteliale della cervice e del collo dell’utero. I tipi 16 e 18 di solito non causano condilomi esterni che sono invece di solito causati dai tipi 6 e 11. Lo sviluppo dei condilomi è favorito della gravidanza e dai difetti dell’immunità e si associano spesso a altre patologie a trasmissione sessuale.
La diagnosi di solito è clinica, che per l'uomo è anche agevole, nella donna la situazione anatomica ne rende difficile l'esame, perciò spesso i condilomi vengono diagnosticati in ritardo nel sesso femminile. Se occorre può essere effettuato un esame con acido acetico al 5% per meglio evidenziare le lesioni e in alcuni casi può essere di aiuto l’utilizzo del colposcopio. Può inoltre essere fatta un indagine istopatologica che metterà in evidenza l’aspetto caratteristico della vacuolizzazine dei cheratinociti (coilocitosi) spesso associato a inclusioni eosinofile nucleari e citoplasmatiche che si possono evidenziare anche al microscopio ottico.
I condilomi sono caratterizzati da paillomatosi e acantosi con parcheratosi e scarsa ipercheratosi. Le cellule epiteliali mostrano una disposizione ordinata e un distacco netto tra epitelio e drma. Nel derma sono presenti edema, moderato infiltarato flogistico e capillari tortuosi e dilatati.
Esistono inoltre metodi per l’ibridazione molecolare basata sull’impiego di sonde di DNA virale e può essere utilizzata infine la PCR per l’identificazione del genoma virale. Vista la modalità di contagio, i soggetti affetti da condilomi acuminati dovrebbero essere valutati con tests sierologici e microbiologici per altre patologie trasmesse sessualmente, talora asintomatiche, raccogliendo altresì una accurata anamnesi sessuale e genitourinaria, finalizzata anche alla ricerca dei o delle partners (contact tracing).
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