ORTICARIA - Pomfi sulla pelle

L’orticaria rappresenta una delle più frequenti manifestazioni cutanee di allergia.

La manifestazione clinica tipica dell’orticaria è il pomfo, ovvero una rilevatezza della cute, pallida circondata da un alone arrossato. Il pomfo può avere dimensioni variabili, da pochi millimetri a molti centimetri, può presentarsi come un’estesa chiazza rossastra a margini irregolari. Il pomfo dell'orticaria si caratterizza per una rapida e fugace insorgenza, che dura anche pochi minuti, comunque mai più di 24 ore. Quest’ultimo aspetto è molto utile anche dal punto di vista diagnostico, perché sebbene il fenomeno “orticaria” possa durare anche molto a lungo, la singola lesione pomfoide non persiste per più di 24 ore.

Nell’inquadramento dell’orticaria il criterio temporale è fondamentale per orientarsi sul problema.
Un’orticaria che insorge immediatamente dopo uno stimolo (per convenzione entro 2 ore) che sia un alimento, un farmaco o una puntura di insetto e che si esaurisce in poche ore (max 1 giorno), ha molta probabilità di essere di natura allergica. Deve però esserci una stretta correlazione temporale con l’allergene, ad es. non può essere attribuita ad un alimento un’orticaria che compaia molte ore (o giorni) dopo averlo ingerito.

Questo tipo di reazione cutanea può essere anche associata ad affanno, nausea e vomito.

La causa dell’orticaria è spesso il contatto con sostanze cui l’organismo è allergico o da alimenti o farmaci ingeriti e il dermatologo può stabilire, con appositi test, che cosa provoca queste reazioni (cibi, tessuti, pelo di animali, polline, ma anche stress, infezioni della pelle, etc…).
Tra le varie forme di questa malattia, ne esistono di autoimmuni, associate di solito a problemi della tiroide. Nel caso di comparsa di orticaria può essere utile una valutazione da parte del dermatologo di fiducia.