Sole e Cue. Quanto il sole fa veramente male?

L’esposizione solare può provocare danni acuti e danni tardivi. I danni acuti consistono principalmente nella ben conosciuta ustione solare. L’ustione solare può andare da un semplice eritema (pelle arrossata) fino a ustioni più profonde dove possono formarsi vescicole e bolle piene di acqua (ustioni di secondo grado). I danni tardivi invece sono essenzialmente due. Il primo è dovuto al fatto che l’eccessiva esposizione al sole aumenta il rischio di formazione di tumori della pelle (melanoma e non melanoma). Il secondo danno tardivo è quello legato al fotoinvecchiamento. Cioè la pella che viene esposta in modo esagerato al sole invecchia più precocemente con la formazione di macchie e rughe. Infatti è esperienza comune vedere che i lavoratori che fanno un lavoro cronicamente esposti al sole (bagnini, maestri di sci, giardinieri…) hanno una pella molto danneggiata rispetto a chi lavora al chiuso. Per queste ragione sono assolutamente da sconsigliare i lettini abbronzanti. Meno pericolose le creme autoabbronzanti, che producono solo un’ossidazione superficiale sulla pelle. Le creme autoabbronzanti in pratica tingono la pelle ma non la proteggono dai raggi ultravioletti. E’ consigliabile quindi sottoporsi a visita dermatologica all’incirca ogni anno, in relazione al rischio specifico del soggetto. E' più a rischip chi ha carnagione chiara, capelli biondi e casi in famiglia di melanoma. Sarebbe opportuno cercare, per quanto possibile, di effettuare un autoesame della pelle, soprattutto se si hanno molti nei. Le regole per un corretta esposizione dipendono quindi innanzitutto dal tipo di pelle che abbiamo e dall’età. Le persone con pelle e occhi chiari devono prestare più attenzione di chi ha carnagione e occhi scuri. Nessuna esposizione al sole è consigliata fino ai 6 mesi di età; evitare di stare in spiaggia o esposti al sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 16) e cercare il più possibile riparo all’ombra; usare sempre creme solari resistenti all’acqua e con fattori di protezione non inferiori a 30, rinnovando l’applicazione ogni tre ore dopo ogni bagno o se abbiamo sudato molto. Bisogna inoltre ricordare che il 50% dei raggi solari è presente anche all’ombra, ancora peggio l’acqua dove il 90% dei raggi solari arriva fino ad un metro di profondità. La regola generale per effettuare l'autoesame della superficie corporea è definita regola dell' ABCDE. A sta per asimmetria del neo, B per bordi non ben definiti, C sta per colore (cercare più colori nello stesso neo), D come grandi dimensioni, E come evoluzione, cioè se il neo è cresciuto molto in tempi rapidi. Vedi schema per capire cosa cercare. Ovviamente, qualsiasi cosa possiate notare, non dovete trarre conclusioni affrettate se prima non vi siete sottoposti a regolare controllo medico. Le regole per un corretta esposizione dipendono quindi innanzitutto dal tipo di pelle che abbiamo e dall’età. Le persone con pelle e occhi chiari devono prestare più attenzione di chi ha carnagione e occhi scuri. Nessuna esposizione al sole è consigliata fino ai 6 mesi di età; evitare di stare in spiaggia o esposti al sole nelle ore più calde (dalle 11 alle 16) e cercare il più possibile riparo all’ombra; usare sempre creme solari resistenti all’acqua e con fattori di protezione non inferiori a 30, rinnovando l’applicazione ogni tre ore dopo ogni bagno o se abbiamo sudato molto. Bisogna inoltre ricordare che il 50% dei raggi solari è presente anche all’ombra, ancora peggio l’acqua dove il 90% dei raggi solari arriva fino ad un metro di profondità. Ricordo però che prendere il sole ha anche i suoi benefici: migliora il tono dell’umore, induce la sintesi della vitamina d che è fondamentale per il metabolismo osseo e migliora alcune malattie della pelle (la psoriasi e la dermatite atopica).