Allergia alla titura per capelli - Farsi il colore fa male?

Ormai tingere i capelli e' diventata una pratica molto comune sia tra le donne che tra gli uomini. La ragione principale e' legata alla volonta' di coprire o mascherare i capelli bianchi cioe' i capelli dell'eta' adulto - avanzata dove i granuli di melanina (responsabili del pigmento) sono assenti.

Esistono diverse tipologie di tinuture, distinte in base alla durata del colore sul capello. Le tinture piu' comunemente utilizzate sono definite permanenti. In questo tipo di tintura il colore si sviluppa all’interno del capello e si lega alla cheratina. La colorazione permanente non viene rimossa con il lavaggio, decolora e tinge allo stesso tempo e “dura” circa 5-6 settimane, cioè il tempo medio entro il quale la ricrescita del capello evidenzia una differenza di colore alla radice.

L’utilizzo di sostanze in grado di modificare il pigmento dei capelli spesso può provocare effetti indesiderati. Sul capello gli effetti sono poco rilevanti come capelli piu' fragili, opachi e presenza di numerose doppie punte.

A carico del cuoio capelluto possono invece si possono verificare reazioni piu' gravi di tipo irritativo o di tipo allergico (dermatite allergica da contatto).
Uno dei fattori implicati nello sviluppo di queste reazioni e'l' ammoniaca. Il processo della colorazione infatti richiede un
ambiente molto basico necessario per aprire le scaglie della cuticola del capello. L'amoniaca e' un agente alcalino molto aggressivo che in soggetti predisposti (per esempio soggetti atopici) puo' sviluppare reazioni irritative sul cuoio capelluto.
Anche la parafenilendiammina e la resorcina sono sostanze presenti nelle tinture dei capelli che, più di altri, possono provocare reazioni di tipo allergico.

In caso di reazione alla tintura il cuoio capelluto si presenta molto prurrigginoso, arrossato e qualche volta possono formarsi anche squame o bollicine. Per determinare se e' proprio la tintura utilizzata a far scatenare la reazione sul cuoio capelluto e' necessario svolgere delle prove allergiche da contatto (patch test) utilizzando la tintura stessa o suoi componenti.
Nel caso questo test risulti negativo sara' opportuno evitare di utilizzare quella tintura o quel particolare componente a cui siamo risultati allergici.

Ad oggi esistono e possono venir consigliate dal dermatologo anche tinture specifiche per pazienti allergici che non tendono a determinare dermatiti perche' non contengono i componenti che piu' facilmente determinano allergie.